PRESENTATI

STORIA

PRESTAVOLTO

RUOLI

Quando alla leggenda dell'antico libro in grado di donare sapienza oscura si sostituì la verità furono in molti uomini a partire alla ricerca del tomo: chi in cerca di potere, chi di conoscenza, chi di gloria. Alcuni si spinsero sino ai confini del mondo, altri invece scavarono tra le viscere della terra, sino a quando una giovane donna rinvenne il manufatto e, con esso, la speranza. Tra le vie di malaffare la notizia si propagò quanto un masso gettato su di una superficie acquosa: l'oggetto più potente del Nord America era tra le mani di una fanciulla senza volto né nome, ciò significava che ogni nuova ricerca sarebbe stata vana. La follia che si era impossessata di ogni collezionista di antichità venne dunque placata e, insieme a quella, il ricordo del libello che, nel giro di qualche anno, si perse tornando ad essere una vera e propria leggenda. La verità, tuttavia, era un' altra: il libello era reale e la donna, accecata dal fascino oscuro, si spinse sino a mettere a repentaglio la sua vita e quella del figlio, tanto che, a seguito di un incidente, di loro non rimase che un ricordo. Allora il libro si vincolò alla persona ancora in vita più vicina alla fanciulla: il marito. Distrutto dal dolore e dal risentimento decise di portare avanti le ricerche della moglie e, per farlo, fondò una nuova setta di maghi oscuri, di cui lui era padrone e sovrano: i libellatici. Di loro non un uomo conosceva le vere intenzioni, né l'effettiva esistenza di questo gruppo di persone, il cui unico scopo era quello di trovare e controllare la fonte di tutta la magia: la cui ubicazione era sconosciuta persino al Macusa, il cui compito era quello di celare a qualsiasi uomo sulla terra l'esistenza della fonte magica, in modo da preservarne il potere.